Convenzione Comune di Reggio Emilia – Ausl di Reggio Emilia, nell’ambito dei PUC. Il delegato Welfare dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi: “Un progetto pilota di portata nazionale”

“L’accordo che presentiamo oggi è importante perché coinvolge 100 persone che ricevono il reddito di cittadinanza e diventa, per le sue dimensioni quantitative, un progetto pilota  di portata nazionale, che vede finalmente un’applicazione significativa dei Progetti di utilità collettiva nel concreto e che mi auguro venga ripreso presto anche in altri territori”.

Esordisce così il sindaco di Reggio Emila Luca Vecchi, introducendo la conferenza stampa sulla Convenzione tra Comune di Reggio Emilia e Ausl di Reggio Emilia, nell’ambito dei Progetti utili alla collettività (Puc), per il coinvolgimento di 100 percettori del reddito di cittadinanza in attività relative alla campagna vaccinale anticovid, attualmente in corso su tutto il territorio nazionale.

Il significato di modello a livello nazionale il Sindaco Vecchi, che è delegato nazionale Anci per il Welfare,  lo indica, ricordando come l’Anci nazionale in questi anni si sia occupata di Reddito di Cittadinanza e in particolare proprio dei PUC (progetti di utilità collettività), in cui possono essere coinvolti, in ambiti di varia natura, i percettori del reddito. E ha seguito anche le difficoltà di attivazione dei PUC su scala nazionale dovute a varie ragioni, di natura assicurativa, burocratica, amministrativa.

Mentre l’altro significato importante di questo accordo sta nel fatto che, secondo Vecchi,  “in quel processo di corresponsabilizzazione dell’intera comunità, con cui negli ultimi due anni abbiamo affrontato la pandemia, entrino in campo anche i percettori del reddito di cittadinanza a servizio dell’Ausl: credo si tratti di un bel messaggio di responsabilità , solidarietà e civiltà”.

Per tutto questo, “anche come presidente di Anci Emilia Romagna, inviterò gli altri territori a provare a fare altrettanto”, ha concluso Vecchi.

I 100 “redditisti” di Reggio Emilia si occuperanno, nei 5 centri vaccinali, sulla base di questo accordo, di svolgere mansioni “semplici”, tra le altre, l’accoglienza dell’utenza, il far rispettare il distanziamento, l’accompagnamento alle postazioni vaccinali, la sorveglianza degli utenti durante la sosta nelle aree di attesa post vaccino e così via.

Ciò consentirà di sgravare il personale amministrativo e infermieristico da queste attività, occupandosi invece più propriamente nelle attività vaccinali, nel tracciamento, nella gestione delle quarantene e così via.

L’accordo, della durata di sei mesi, prorogabili,  fa seguito a una sperimentazione, compiuta nel 2021, con 8 percettori di reddito di cittadinanza coinvolti nei servizi del centro vaccinale della Ausl.

Alla presentazione hanno partecipato gli assessori del comune di Reggio Emilia Daniele Marchi (Welfare) e Lanfranco De Franco (Partecipazione)  e il direttore amministrativo della Ausl di Reggio Emilia Davide Fornaciari.