Asti, la fraternità come principio relazionale politico

Ad Asti la scorsa settimana il Consiglio comunale ha apportato all’unanimità una modifica al proprio Statuto, introducendo per primo tra le città italiane il principio di fraternità, quale ispiratore dell’agire politico amministrativo. Il sindaco di Asti, Francesco Brignolo, ha spiegato i motivi di questa iniziativa, sottolineando come la modifica statutaria non sia frutto di un’idea estemporanea, ma di un lungo lavoro promosso dal Movimento politico dell’unità, che ha avuto nel suo presidente regionale il principale animatore, intessendo una rete di condivisione tra tutte le forze politiche presenti nel Consiglio comunale e incontrando anche la conferenza dei capigruppo. Nel maggio 2014 si è svolto nella città piemontese un Convegno dal titolo “La fraternità come condizione dell’agire politico”, che ha portato alla sottoscrizione di un documento finale condiviso i cui contenuti sono stati poi ripresi all’interno della delibera consiliare.
Nell’esposizione della proposta di delibera al Consiglio comunale il primo cittadino di Asti ha affermato che “Il principio della fraternità, del riconoscimento della dignità e della buona fede dell’avversario politico sono alla base dell’esistenza stessa della democrazia, perché non può esserci costruzione di una casa comune se non siamo disponibili ad ascoltare chi la pensa diversamente da noi, con l’animo disposto al dubbio e al riconoscimento dell’altrui buona fede”.