Agricoltura e biodiversità, il Comitato delle Regioni approva il parere del sindaco Varacalli

Approvato all’unanimità il parere di Giuseppe Varacalli, sindaco di Gerace e membro del Comitato delle Regioni, sul tema “Risorse genetiche in agricoltura, dalla conservazione all’uso sostenibile” discusso nel corso della riunione della Commissione Risorse naturali (NAT) del Comitato delle Regioni che ha avuto luogo l’8 aprile a Bruxelles. Il parere pone l’accento sul ruolo degli enti regionali e locali nella tutela della biodiversità nei programmi finalizzati alla conservazione ed all’uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura, in quanto “esercitano rilevanti competenze in materia di gestione della biodiversità nel proprio territorio” (si pensi, ad esempio, al rilascio delle autorizzazioni per l’uso di risorse naturali, oppure alle competenze in tema di cofinanziamento dei programmi di sviluppo rurale). Un impegno che deve essere anche collegato alla disponibilità di efficaci strumenti giuridici di intervento, nonché a sufficienti risorse finanziarie per un effettivo intervento in materia da parte degli enti locali.
Nel parere si suggerisce, inoltre, la necessità di mettere a sistema le buone prassi realizzate a livello locale per un effettivo scambio di conoscenze tra tutti i soggetti coinvolti attraverso “forme di c.d. co-working, quale sistema virtuoso tra esperienze che possano confrontarsi e contaminarsi in modo naturale tra loro”. Rispetto invece all’introduzione di organismi geneticamente modificati (OGM), il documento rimarca l’urgenza di una rigorosa applicazione del principio di precauzione che vada di pari passo “con la parallela esigenza di adottare, ad ogni livello istituzionale, concrete misure in materia di coesistenza, finalizzate a un’adeguata protezione delle zone sensibili sul piano ecologico, in particolare eseguendo una puntuale valutazione dei rischi per la biodiversità”.
La Commissione Risorse Naturali (NAT) del Comitato delle Regioni, composta da autorità locali e regionali dei Paesi membri dell’Unione Europea, si occupa di deliberare sui temi che riguardano strettamente la definizione e l’attuazione di una politica agricola comunitaria.