Tutur, Roma si confronta con le città europee sulla rigenerazione urbana

Le strategie europee di riuso degli spazi pubblici saranno al centro di un dibattito internazionale fra i partner del progetto Tutur che il 2 e 3 marzo parteciperanno a Roma alla conferenza finale del network che vede la Capitale come capofila. Al centro della due giorni di incontri, che vedranno protagonisti i numerosi attori urbani coinvolti nel corso delle attività di progetto, saranno i risultati europei e le buone pratiche emerse nel corso degli ultimi mesi con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo temporaneo di edifici abbandonati, snellendo il processo burocratico ed aprendo a nuovi modelli di sperimentazione.
La prima giornata, in programma per il 2 marzo dalle ore 14.00 presso Palazzo Taverna, sede romana della University of Arkansas (Via di Monte Giodano 36), sarà dedicata alla presentazione dei partner Tutur e alla discussione in una tavola rotonda delle buone pratiche europee di agenzie per gli usi temporanei e all’approfondimento sui nuovi tipi di finanziamento per i progetti di riuso temporaneo, nel panel dal titolo “Le prospettive di strategie innovative di rigenerazione urbana in Italia ed il ruolo dei Finanziamenti Europei”. Il workshop, moderato da Daniela Patti del coordinamento Tutur e dal lead expert Pietro Elisei, vedrà la presenza di relatori esperti del tema e del territorio romano come Raffaele Barbato, project officer Urbact; Alessandra Cattoi, Giovanni Caudo, Marta Leonori rispettivamente assessori al patrimonio, all’urbanistica e alle attività produttive del Comune di Roma.
Nel corso del secondo appuntamento, in programma per il 3 marzo, si terrà invece una visita presso gli spazi rigenerati grazie al riuso temporaneo nel III Municipio di Roma: il viadotto dei Presidenti, il Mercato di Viale Adriatico e in ultimo la scuola Don Bosco in Piazza Monte Baldo. Una tavola rotonda itinerante per parlare della trasformazione delle infrastrutture inutilizzate insieme a tutti gli stakeholder del progetto.
Obiettivo dell’azione che chiude il progetto è sottolineare il valore del riuso temporaneo degli spazi inutilizzati e aprire uno spiraglio sul futuro della riattivazione delle periferie urbane.
Oltre al Comune di Roma, ente capofila, sono cinque le città europee partner, Alba Iulia (Romania), Brema (Germania), Budapest (Ungheria), Graz (Austria), Kavala (Grecia), che per un anno sono state impegnate in una serie di interventi sugli spazi urbani inutilizzati o sottoutilizzati con l’obiettivo di attivare un modello ripetibile di riuso temporaneo e rendere più vivibili dai cittadini anche luoghi in precedenza abbandonati.

 

Programma

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