Pubblicata la nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012

altDalla presentazione del Documento di Economia e Finanza di aprile lo scenario macroeconomico si è ulteriormente deteriorato a seguito dell’acuirsi delle tensioni sui mercati del debito di ciascuno stato e per effetto dell’incertezza che ha caratterizzato il contesto dell’area dell’euro.
Soltanto di recente, si legge nel documento, sembra esserci una svolta in termini di stabilità finanziaria che dovrebbe portare, sia pur con ritardo, ad una migliore performance dell’economia: secondo le stime economiche della Nota di Aggiornamento il PIL è previsto contrarsi del 2,4% nel 2012. Nel 2013 la crescita sarebbe lievemente negativa, per migliorare ulteriormente nel biennio successivo. In media d’anno, nel 2013 il PIL si ridurrebbe dello 0,2%, principalmente per l’effetto di trascinamento del calo registrato l’anno precedente; infatti la variazione trimestrale del PIL inizierebbe ad essere positiva già a partire dal primo trimestre. Nel 2014-2015 l’attività economica crescerebbe rispettivamente dell’1,1 e dell’1,3%, beneficiando sia del miglioramento della domanda mondiale sia dell’impatto dei recenti provvedimenti varati dal Governo.
A fronte di tutto ciò e al mantenimento della stabilità finanziaria il Governo sta affiancando una forte azione di sostegno della crescita economica e della produttività fondata su alcuni pilastri fondamentali: il miglioramento dei meccanismi del mercato del lavoro, le liberalizzazioni e altri interventi a favore della concorrenza, le semplificazioni e l’efficienza della Pubblica Amministrazione, la promozione della R&S e dell’istruzione, nuovi meccanismi per accelerare la realizzazione delle infrastrutture, l’efficientamento della giustizia civile. Il peggioramento del ciclo congiunturale generato dal riacutizzarsi delle tensioni sui mercato del debito sovrano, con il conseguente aumento dei tassi di interesse, e dal rallentamento della crescita globale, si riflette nell’evoluzione della finanza pubblica.