Lo sviluppo urbano e le risorse dedicate alle città nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013

Nel nuovo ciclo di programmazione comunitario sono previste ingenti risorse per lo sviluppo dei territori: una grande opportunità per lo sviluppo dei nostri Comuni. Basato sull’analisi dei 21 Programmi Operativi Regionali FESR approvati in Italia, il documento illustra i differenti aspetti dello sviluppo urbano presi in considerazione nel periodo di programmazione 2007-2013.
In seguito all’adozione dei nuovi regolamenti che disciplinano i Fondi strutturali, la politica di sviluppo urbano è stata integrata negli obiettivi di coesione e competitività regionale e di occupazione.
Il rinnovo urbano è ampiamente sostenuto dai Fondi Strutturali UE e la disponibilità di fondi per le città è decisamente aumentata: per la prima volta nella storia della Politica di Coesione tutte le città sono potenzialmente beneficiarie dei fondi FESR.

La strategia di Lisbona auspica che i programmi cofinanziati attraverso la politica di coesione si concentrino per rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città, migliorandone l’accessibilità materiale ed immateriale, garantendo servizi di qualità e salvaguardandone le potenzialità ambientali. La dimensione territoriale della politica di coesione mira, quindi, ad una maggiore coerenza con le altre politiche settoriali e alla valorizzazione delle potenzialità e delle opportunità locali, progettando e promuovendo reti di alleanze e di complementarità fra città. Le città rappresentano, dunque, uno dei contesti locali per uno sviluppo innovativo, più equilibrato, che preveda la creazione di comunità sostenibili.

Le Regioni, che secondo la politica di coesione restano le principali autorità di gestione, sono pertanto invitate ad identificare nei loro documenti di programmazione (POR), sia le priorità della loro politica urbana, individuate tra le strategie per lo sviluppo urbano esplicitate dal governo centrale degli Stati membri nel Quadro Strategico Nazionale, che le risorse e le città a cui essa sarà indirizzata.
Dallo studio condotto nel documento emerge un quadro generale – ma tutt’altro che omogeneo – delle varie programmazioni regionali, rispetto alla questione dello sviluppo urbano.

 

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