Libro Bianco. La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte
I trasporti sono un elemento fondamentale per lo sviluppo delle società moderne.
Sempre più però, nella definizione delle politiche per i trasporti, ci si trova a dover cercare un equilibrio tra la sostenibilità dal punto di vista economico, dal punto di vista sociale e relativamente agli impatti previsti sull’ambientale.
Risale al dicembre 1992, il primo libro bianco della Commissione dal titolo «Lo sviluppo futuro della politica comune dei trasporti». Concetto chiave del documento è stata l’apertura del mercato dei trasporti.
L’apertura, di cui hanno beneficiato in Europa soprattutto le imprese, ha indotto un aumento del traffico più che proporzionale rispetto a quello dell’economia.
La mobilità è passata in media dai 17 km al giorno per persona del 1970 ai 35 km del 1998 ed è stata considerata un vero e proprio diritto acquisito.
L’attuale Libro Bianco per i trasporti tiene conto delle linee programmatiche dettate dal precedente e delle evoluzioni sociali, economiche, ambientali e culturali della società europea, nel definire linee programmatiche fino al 2010. Contiene una sessantina di precise proposte da adottare a livello comunitario nel quadro della politica dei trasporti. Prevede, inoltre, un programma d’azione composto da diverse misure scaglionate fino al 2010 e legate a scadenze finalizzate a determinare se gli obiettivi quantitativi (ad esempio in materia di ripartizione modale o di sicurezza stradale) siano stati effettivamente raggiunti o se occorrano degli adeguamenti.
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