Il linguaggio delle città

altaltLe città parlano? Se si, in che modo? A queste domande si cerca di rispondere attraverso l’individuazione di alcune categorie identificative, relative al linguaggio delle città, mediante l’analisi delle caratteristiche comunicative principali, che si manifestano soprattutto nelle dinamiche interrelazionali e che costituiscono la vita, l’organizzazione e la gestione cittadina.

Gli elementi della comunicazione urbana attuale sono l’esito di uno sviluppo storico che riguarda l’attività dell’intera comunicazione umana. Rintracciare i momenti salienti e le svolte di questo sviluppo aiuta a chiarire maggiormente il quadro comunicativo nel quale le realtà urbane odierne si muovono.

Le città sono da considerarsi dei veri e propri laboratori, dove si provano, si fondono, si coniano e si mutano differenti stili comunicativi connaturati agli strumenti ed alle tecniche impiegate.

La città, memoria storica vivente in rapporto con la natura e perennemente protesa verso il futuro, è l’espressione più evidente delle comunità umane contemporanee e costituisce il paesaggio antropico per eccellenza. In merito al rapporto con la natura, delle realtà urbane sono analizzate sia l’impatto ambientale in relazione all’ecosistema (preesistente e derivato), sia la loro costituzione interna.

Entrambe le analisi vengono condotte seguendo la bipolarizzazione presente come omeostasi-funzionalità, la tensione dialettica dalla quale si determina lo sviluppo del tessuto urbano. Nel sistema della “città-organismo” infatti la caratteristica predominante anche in rapporto con la natura è l’equilibrio delle parti (omeostasi), mentre in quello della “città-aggregato” è segnato dalla funzionalità (spesso all’interno di un macrosistema geopolitico), che orienta i rapporti – dunque lo stesso linguaggio – anche nei confronti dell’ambiente naturale.
 

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