Inizia oggi “Broken Cities”, la rassegna (fino al 18 giugno) della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli su Città di pochi. Città-cemento. Città-algoritmo. Come ricucire le fratture sociali, economiche e ambientali verso un’agenda urbana che restituisca senso alle nostre città? GUARDA LA REGISTRAZIONE VIDEO
Sono quattro le giornate (da oggi al 18 giugno) dell’edizione 2022 di Broken Cities, la rassegna che Fondazione Giangiacomo Feltrinelli promuove in collaborazione con DAStU – Politecnico di Milano con la partecipazione di giovani ricercatori e accademici, esponenti del mondo della politica, dell’impresa e delle pratiche messi in dialogo con esperti e speaker internazionali.
Dibattiti e confronti che affrontano “la manifestazione nelle città degli effetti di scelte economiche, politiche e di governance che depredano l’ambiente, acuiscono le diseguaglianze socioeconomiche e portano al diffondersi di nuove povertà”.
Riflessioni e risposte innovative e alternative alle maggiori sfide delle città relativamente alla crisi climatica, alle disuguaglianze sociali e alla digitalizzazione, per realizzare città come opportunità e non “meccanismi di estrazione di rendita”.
Il programma prevede appuntamenti serali aperti al pubblico e sessioni di lavoro rivolte alle comunità della ricerca internazionale.
All’incontro pubblico del 17 giugno (ore 18.30) “Citta di pochi. Assalto al welfare. Come ricomporre la città?” parteciperà anche il Presidente di Cittalia Matteo Biffoni, sindaco di Prato.
Nell’incontro moderato da Ferdinando Cotugno, Christine Whitehead della London School of Economics dialogherà, oltre che con Matteo Biffoni, con Mssimo Bricocoli, direttore DAStU del Politecnico di Milano, Charlotte Hochmann di WOW! Labs e Marie Moïse di Remake Bene Comune.
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Qui il programma completo e come fare per partecipare
La rassegna è realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, la Fondazione Housing Sociale, i network internazionali dello European Urban Research Association (EURA) e del progetto Horizon2020 URBiNAT.