Si è tenuto lo scorso 16 ottobre a Perugia l’incontro con i Comuni umbri titolari di SAI, sistema di accoglienza e integrazione.

L’appuntamento, il quinto dopo Liguria, Abruzzo, Piemonte e Lombardia, è stato promosso dall’ANCI, dalla sua fondazione Cittalia, dal Servizio centrale e organizzato dall’ANCI regionale Umbria.

Un’occasione di confronto, con gli amministratori e dirigenti comunali presenti. Affrontati gli aspetti più critici nella gestione diretta e indiretta dell’immigrazione locale, ma anche la significativa capacità del sistema dei Comuni umbri di essere protagonisti di percorsi di integrazione, con uno sguardo rivolto non solo agli accolti ma all’intera comunità residente. Particolarmente intensa la discussione sulla presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, per i quali è emersa la necessità di rafforzare l’interlocuzione con i referenti regionali per una più adeguata armonizzazione dei sistemi di presa in carico.

Sono 2646 le persone migranti accolti in Umbria, divisi in strutture di prima e seconda accoglienza.

Dopo la presentazione delle principali questioni in discussione sui tavoli nazionali è stata restituita ai presenti lo stato dell’arte della rete regionale SAI in Umbria, che ad oggi è composta da 18 Comuni,  per un totale di 471 persone, tra cui minori, famiglie e persone con particolari vulnerabilità.

L’incontro è stata anche occasione di aggiornamento sulle opportunità di diverse fonti di finanziamento dei percorsi di integrazione a disposizione dei Comuni, a partire dai fondi FAMI, che in modo sinergico e integrato possono rispondere concretamente alle esigenze degli accolti, con respiro teso a tutta la comunità regionale.

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