Migrazioni e Salute

altPur essendo la politica sull’immigrazione dettata a livello nazionale, i percorsi di inserimento, di integrazione e di promozione, anche in ambito sanitario, sono variamente realizzati a livello locale.
E sono molte le regioni italiane che hanno un alto livello di attenzione verso il tema della salute degli immigrati: è quanto afferma uno studio realizzato dall’Area sanitaria della Caritas diocesana di Roma con il patrocinio della Società di Medicina nell’ambito del progetto “Migrazioni e Salute” promosso e finanziato dal Ministero della Salute, su “La tutela della salute degli immigrati nelle politiche locali”. Il programma avviato nel 2008, si concluderà a luglio di quest’anno e ha visto impegnate l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma, l’Università la Sapienza, Labos e la Caritas romana, coinvolgendo anche gli assessorati alla salute e alle Politiche sociali di diversi Comuni, Regioni e Province.

Secondo la Ricerca “Pur essendo la politica sull’immigrazione dettata a livello nazionale, i percorsi di inserimento, di integrazione e di promozione anche in ambito sanitario sono implementati e realizzati localmente. Proprio per questo il progressivo decentramento amministrativo e politico sta producendo estrema eterogeneità sul territorio nazionale dovuta ad una più o meno specifica attenzione a livello locale. Questo – si legge nel rapporto – può determinare disuguaglianze sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di profilo di salute della popolazione immigrata su base territoriale”. Già nel 1995 e più strutturalmente dal 1998, l’Area sanitaria della Caritas romana ha istituito un osservatorio sulle politiche locali per l’assistenza sanitaria agli stranieri che ha prodotto periodici rapporti, specifiche ricerche e questo stesso progetto dedicato alle politiche locali. Nel lavoro di ricerca sono stati studiati 684 atti formali prodotti dal 1995 all’inizio di quest’anno: 63 atti/normative nazionali; 60 leggi regionali; 68 piani sanitari e diversi piani locali; 493 delibere/note/altro. Gli atti più significativi ed ancora in vigore sono quindi stati analizzati nelle schede per ogni Regione e Provincia Autonoma. Dallo studio svolto attraverso determinati indicatori emerge che “quasi metà delle regioni italiane ha un livello alto di attenzione verso il tema della salute degli immigrati”. In particolare la Regione Puglia viene considerata eccellente in quest’ambito grazie “allo sviluppo di un processo politico e legislativo che si è consolidato negli ultimi anni rispetto alla questione dell’immigrazione” anche se, per contro, vengono rilevate situazioni particolarmente critiche in Calabria e in Basilicata, ad esempio, dove vi è invece “un livello minimo di impatto delle politiche sanitarie per gli immigrati”.

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