INCLUSIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE, SABATO 8 APRILE RICORRE L’INTERNATIONAL ROMANI DAY

Sabato 8 aprile ricorre l’International Romaní Day, la Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla questione della tutela dei diritti delle comunità romaní.

È stato il primo Congresso Mondiale del Popolo Rom a Londra l’8 aprile 1971 a sancire l’uso della parola “rom” (“uomo”) come denominazione ufficiale per tutte le comunità.

Anche quest’anno sono state organizzate una serie di iniziative su tutto il territorio italiano, alcune a livello nazionale altre più in ambito locale.

A Milano, il 7 e 8 aprile, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, UNAR, ha organizzato un incontro finalizzato alla presentazione della Piattaforma Nazionale Rom e Sinti dove verranno raccolte le iniziative a favore dell’inclusione e della non discriminazione da parte del mondo dell’associazionismo.

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A Roma, il 7 aprile, l’Associazione 21 luglio presenta al Senato il suo rapporto annuale 2016 con una mappatura nazionale dei Rom e Sinti in emergenza abitativa, con un focus sulla città di Roma, sugli sgomberi forzati e sulle discriminazioni e i discorsi d’odio.
L’introduzione è del Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Luigi Manconi.

 

 

Sempre a Roma, sabato 8 aprile, l’Associazione New Romalen con Arci Arcobaleno organizza una serata ricca di attività culturali e gastronomiche con assaggi di cibo tipico romaní, dal titolo “Il Porrajmos e il silenzioso divoramento odierno”. Con il temine Porrajmos si intende lo sterminio del popolo Rom da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.

 

 

A Isernia, sabato 8 aprile, l’appuntamento è con il Festival della cultura Rom e Sinti, giunto alla sua seconda edizione e organizzato dalla Cooperativa Romano Drom in collaborazione con la rete Rowni Roma Women Network Italy. Per l’occasione sono stati organizzati concerti musicali, pieces artistiche, una sfilata Gipsy e un buffet di cucina tradizionale.

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Nel Salento, dal 7 al 9 aprile ci sarà il Festival Gitanistan, che evoca la “concezione di uno Stato immaginario nel quale poter far rivivere, attraverso immagini, suoni, colori, l’essenza della cultura zingaresca e tradizionale, in particolare il suo stretto rapporto con la tradizione, gli usi e i costumi salentini”.

 

Dati importanti sulla condizione di vita delle comunità Rom in Italia sono raccolte nella recente ricerca “Gli insediamenti Rom, Sinti e Caminanti in Italia” realizzata da Fondazione CITTALIA, ANCI, ISTAT e UNAR.

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La ricerca, condotta per favorire la progettazione di politiche pubbliche più inclusive e volte al definitivo superamento degli insediamenti, rivela che degli stimati 150/170 mila Rom, Sinti e Caminanti residenti in Italia, meno di 30 mila risiedono in insediamenti autorizzati o spontanei.

L’indagine, che ha coinvolto tutti i 738 Comuni con oltre 15 mila abitanti, ha dimostrato un carattere perlopiù di stabilità di tali comunità sul territorio italiano.

Si è registrata la presenza di comunità Rom, Sinti e Caminanti in 206 Comuni con diverse concentrazioni e forme residenziali:

• in 43 Comuni sono presenti solo in abitazioni civili
• in 94 Comuni sono presenti solo in insediamenti
• in 69 Comuni sono presenti sia in abitazioni civili che in insediamenti.

Il dato complessivo emerso dalla ricerca rivela che gli insediamenti autorizzati o spontanei sul territorio italiano sono 516 e che vi risiedono 29.435 persone, perlopiù al nord-ovest e al centro concentrati in 5 regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Toscana.

Tali insediamenti, maggiormente di piccola dimensione (fino a 20 persone), non sono del tutto dotati di servizi essenziali quali acqua corrente, servizi igienici, fognature, energia elettrica ed infrastrutture.

Un altro elemento interessante emerso dall’indagine riguarda gli interventi sociali negli insediamenti censiti: più della metà degli insediamenti riceve assistenza sociale, scolarizzazione e mediazione scuola-famiglia, percorsi di integrazione socio-lavorativa, alfabetizzazione e formazione professionale.

 

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