“Modello Milano” per l’accoglienza nei CAS: firmato il protocollo tra città metropolitana, prefettura e Ministero dell’Interno

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Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha sottoscritto il 18 maggio un accordo con il sindaco del capoluogo meneghino Giuseppe Sala, il prefetto Luciana Lamorgese e 76 primi cittadini dell’area metropolitana di Milano per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo.

L’intesa sancisce la nascita di un “modello Milano” di accoglienza diffusa per il sistema dei CAS con il quale “i sindaci si impegnano, con le associazioni di settore, a reperire immobili, ad aprire un’interlocuzione con la cittadinanza, mobilitare il volontariato per percorsi di integrazione, perché se non c’e’ un nesso tra immigrazione e terrorismo, può esserci un nesso tra mancata integrazione e terrorismo”, ha spiegato il prefetto di Milano Luciana Lamorgese.

“E’ una partita che dobbiamo giocare insieme e i sindaci devono essere gli attori principali”. Per questo “ci sara’ un Tavolo di coordinamento locale con le associazioni di settore e la prefettura farà da stazione appaltante, occupandosi delle gare e costituirà un Tavolo di monitoraggio mensile con i comuni”, ha assicurato il prefetto.
“Se il “modello Milano’ diventa il ‘modello Italia’, possiamo superare Mineo e Isola di Capo Rizzuto, perché l’approccio diventa quello dell’accoglienza diffusa che ha un rapporto stretto con l’integrazione”, ha aggiunto il ministro Minniti.
Con la firma del protocollo aumentano così di 600 (oltre i 5mila già disponibili) i posti in accoglienza nei CAS nell’area metropolitana di Milano. Il sindaco Giuseppe Sala si è detto soddisfatto per la firma del ‘Protocollo immigrazione’ “perché il ministro ha ribadito gli elementi fondamentali, come quello dell’accoglienza diffusa”, criterio da privilegiare rispetto alla soluzione dei grandi centri. “Vogliamo dare il buon esempio – ha poi concluso Sala – con la consapevolezza che bisogna lavorare. Sappiamo che sono in tanti ad osservare se la cosa funziona o meno, il nostro impegno sarà molto forte”.