Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani: il 30 percento delle vittime sono bambini

Un terzo delle vittime nel mondo sono minori, mentre il 71 percento è costituito da bambine e donne. Il fenomeno della tratta degli esseri umani coinvolge tutti i paesi del mondo e in regioni come Africa sub-sahariana, America centrale e Caraibi i bambini rappresentano anche, rispettivamente, il 64 e il 62 percento delle vittime di tratta.

Questi i principali dati diffusi da Unicef e dal rapporto sul traffico di esseri umani dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) che evidenziano come la tratta rappresenti ancora uno dei principali crimini al mondo.

Quest’anno la Giornata mondiale delle Nazioni Unite contro la tratta delle persone (World day against trafficking in persons), che ci celebra ogni anno il 30 luglio, è dedicata proprio ai bambini, principali vittime dei trafficanti non solo a causa di “crisi umanitarie e conflitti armati” – ha ricordato il direttore di Unodc Yury Fedotov – ma anche per l’impiego di Internet che diventa l’esca per i trafficanti di esseri umani. In particolare sono in crescita “app e chat room che vengono usate per sfruttare e abusare dei giovani” maggiormente attivi in Rete. La strategia messa in piedi dall’Ufficio delle Nazioni Unite punta pertanto a sviluppare, in stretta collaborazione con i governi nazionali, azioni di controllo e prevenzione della tratta degli esseri umani anche attraverso il contrasto di fenomeni di cyber crime.

“La tratta è una minaccia estremamente concreta per milioni di bambini nel mondo, soprattutto per quelli che sono stati costretti a lasciare le loro case e comunità senza una protezione adeguata” ha affermato il direttore dell’Unicef, Henrietta Fore. “Questi bambini hanno urgentemente bisogno che i governi intensifichino e mettano in atto misure per tenerli al sicuro”.  L’Unicef e Icat (Gruppo di coordinamento interagenzia contro la Tratta di esseri umani) chiedono di aumentare le vie sicure e legali per far sì che i minori si possano spostare con le loro famiglie; rafforzare i sistemi di protezione sociale per l’infanzia e l’adolescenza, assicurare che le soluzioni sostenibili siano guidate dalla valutazione del caso del bambino e dal suo superiore interesse ed una maggiore cooperazione transfrontaliera tra le autorità incaricate per la protezione dei bambini.
La tratta delle persone rappresenta ancora il terzo crimine a livello globale dopo il traffico di droga e armi, un crimine “vergognoso”, come definito da Papa Francesco, che non risparmia nessun paese.