“Credo nell’accoglienza e nella vera integrazione così ho fortemente voluto che a Sant’Andrea di Conza nascesse un progetto dedicato ai minori stranieri non accompagnati”

A Sant’Andrea di Conza, in provincia di Avellino, c’è un sindaco, Gerardo Pompeo D’Angola, che crede nell’integrazione e che da anni ha promosso l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati nel proprio comune. Da alcuni anni il Comune ha aderito alla rete Sprar/Siproimi.

Sindaco, ci racconta com’è nato il progetto di accoglienza che ospita a Sant’Andrea di Conza alcuni minori stranieri non accompagnati e come sono stati accolti dalla comunità?

“Credo nell’accoglienza e nella vera integrazione così dopo qualche anno dal mio primo insediamento nel 2009 ho fortemente voluto che a Sant’Andrea di Conza nascesse un progetto dedicato ai minori stranieri non accompagnati, una possibilità di integrazione all’interno di un comune piccolo come il nostro. L’intenzione è la stessa che si trova dietro all’investimento che l’amministrazione ha fatto negli ultimi anni in merito all’asilo nido comunale: un aiuto concreto alle giovani coppie che lavorano ha portato ad un aumento dei residenti nel comune ed ha contemporaneamente creato nuovi posti di lavoro. Nel caso dei giovani beneficiari il percorso all’interno dello Sprar/Siproimi ha fatto sì che si trovassero talmente bene da decidere, una volta usciti dal progetto, di rimanere a vivere a Sant’Andrea: sono così nate cinque nuove famiglie”.

Come si svolge la gestione della progettualità di accoglienza a beneficio dei ragazzi? Che tipo di attività svolgono nel loro quotidiano?

“I ragazzi sono molto impegnati. La loro giornata si svolge come quella di qualsiasi altro coetaneo: dopo la scuola, lo sport, la musica, il teatro e persino la patente europea per il computer. Per i beneficiari già pronti ad entrare nel mondo del lavoro, invece, tirocini formativi nell’ambito di attività di falegnameria, pizzeria, artigianato locale, tutti organizzati con la collaborazione di realtà del territorio”.

In quest’ultimo mese con un’operazione di evacuazione di emergenza sono giunti a Pratica di Mare 56 minori non accompagnati provenienti da Misurata, in Libia. Il comune di Sant’Andrea di Conza ha accolto alcuni di questi minori. Ritiene il suo comune sia un esempio di vera integrazione?

“Si, sono molto orgoglioso del nostro progetto che ritengo di grandissima eccellenza. Merito senz’altro della piena sintonia tra l’amministrazione e le operatrici, ma anche grazie alla comunità che nel nostro comune ha saputo essere accogliente fin da subito. L’aiuto a chi ne ha più bisogno ci riguarda tutti, ma l’ampia solidarietà dei miei concittadini ha davvero fatto la differenza. La prospettiva di un aumento delle possibilità di lavoro – sia per noi che per i beneficiari – insieme allo sviluppo della nascente area industriale e al restauro del centro storico, sono al centro della nostra azione che confidiamo porterà nuova linfa alla città e a tutto il territorio circostante”.

Che futuro si auspica per questi giovani beneficiari che a Sant’Andrea di Conza hanno trovato una seconda casa?

“Ai ragazzi auguro ogni bene, la nostra speranza è che possano trovare qui la loro stabilità e scegliere, come le cinque famiglie che proprio a Sant’Andrea si sono create e stabilite, di rimanere con noi ancora per molto tempo”.

 

Sant’Andrea di Conza è un comune che si trova in Campania nella provincia di Avellino. Fa parte dei Piccoli comuni delle Aree interne con i suoi 1.461 abitanti (Istat 2018), dato in lieve calo rispetto a quello registrato dall’ultimo censimento effettuato nel 2011 di 1.662 abitanti. Il comune ospita ogni anno nel mese di agosto la “Festa del libro”, un importante appuntamento che richiama in alta Irpinia esperti ed appassionati di libri e musica. Durante la scorsa edizione si è svolto anche un concorso letterario, “I have a dream”, organizzato in collaborazione con il progetto Sprar MSNA.