Inclusione dei rom, conferenza finale del progetto + Respect coordinato da Cittalia-Anci

altLe strategie locali per favorire l’inclusione abitativa e la partecipazione dei rom sono al centro della conferenza finale del progetto + Respect, organizzata presso la sede della Provincia di Roma di Palazzo Valentini da Cittalia-ANCI Ricerche, capofila del progetto.
La conferenza internazionale ha favorito il confronto fra le diverse esperienze realizzate in Italia e in Europa e stimolato il dibattito sul piano nazionale per l’integrazione di rom e sinti. “Il progetto si muove nella direzione della comunicazione della Commissione europea sul tema – afferma il segretario generale di Cittalia Pierciro Galeone – con l’obiettivo di contrastare i pregiudizi e migliorare i processi di integrazione a livello locale. Per definire un piano nazionale in materia- prosegue- come Anci siamo convinti che questo processo vada attivato dal basso, sistematizzando e incentivando le esperienze positive che si sono realizzate in questi anni in Italia”.

“Per affrontare seriamente i problemi legati all’integrazione e all’inclusione – sostiene l’assessore alle politiche sociale della Provincia di Roma Claudio Cecchini- bisogna adottare interventi di breve periodo ma anche strategie di prospettiva che favoriscano il superamento dei campi attraverso una serie di politiche che affrontano i temi del lavoro, della sanità e dell’accesso ai servizi per favorire una migliore vivibilità in soluzioni abitative più stabili”.
Favorire una migliore informazione su questi temi ed assicurare un reale coinvolgimento delle popolazioni rom e sinti sono alcune tra le priorità individuate dai workshop tematici che hanno avuto luogo presso la Scuola del sociale nella prima giornata di incontri, i cui temi sono stati al centro del dibattito nell’evento conclusivo.

“La politica deve fare un salto di qualità verso i problemi dell’integrazione – afferma il deputato Flavia Perina – che non possono essere lasciati solo all’azione delle associazioni ma devono essere affrontati in maniera organica, partendo anche dal coinvolgimento delle seconde generazioni”.