Europa e crisi, Galeone (Anci-Cittalia): “Rilanciare gli investimenti locali per riattivare la crescita”

L’Italia è fra i paesi europei che sul fronte degli investimenti locali ha maggiormente risentito della crisi, collocandosi nel 2012 al di sotto della media europea con l’1,9% degli investimenti fissi lordi in percentuale del Pil. E’ quanto emerge dal libro “Crisi e investimenti locali in Europa” scritto dal segretario generale Anci-Cittalia Pierciro Galeone e dal professore di economia delle aziende ed amministrazioni pubbliche all’Università Tor Vergata Marco Meneguzzo e presentato oggi a Forlì presso il Padiglione celtico nell’ambito del Master in city management. In percentuale sul Pil, la media per gli anni 1999-2012 degli investimenti fissi lordi delle Amministrazioni pubbliche dei paesi dell’UEM è di circa il 2,5%. Nel periodo considerato questi valori si mantengono costanti e si assiste ad una lieve flessione dello 0,1%.
Caratteristica presente in quasi tutti i paesi europei, sia federali che unitari, è il decentramento degli investimenti fissi lordi: con un media superiore al 65% sul totale degli investimenti pubblici dei paesi UE 27, i governi locali costituiscono infatti i principali responsabili della spesa pubblica per investimenti.
Anche se in quasi tutti i paesi UE 27 si registra una leggera flessione del grado di decentramento degli investimenti, in “Crisi e investimenti locali in Europa” Galeone e Meneguzzo fanno notare come i paesi a vocazione federale riescano a mantenere più degli altri un livello di investimenti locali al di sopra della media europea. Tra i paesi a vocazione unitaria invece, con un -0,6% nel periodo 1999-2012, l’Italia registra uno scarto negativo degli investimenti pubblici locali, ma comunque superiore al dato medio UE 27 (-1,3%).
“Bisogna riattivare gli investimenti a livello locale per rilanciare la crescita in particolare sul fronte delle infrastrutture – afferma il segretario generale di Anci-Cittalia Pierciro Galeone – L’Italia deve seguire la strada dei paesi europei che sono riusciti a stabilizzare il calo degli investimenti nonostante la crisi se nel nostro paese si intende realmente dare un’attuazione concreta ai processi di decentramento attraverso un piano preciso di investimenti locali. In tale ottica – prosegue – è necessario non solo aumentare le risorse disponibili ma soprattutto agevolare la spesa in conto capitale attraverso un allentamento dei vincoli del Patto di stabilità”.